Caso studio
Nanni Ottavio: l’automazione come fattore abilitante per assicurare produzioni veloci e precise
Testo per gentile concessione di A. Ariu e G. Mazzola/Lamiera
L’integrazione di sistemi automatizzati e tecnologie efficienti e performanti Salvagnini ha permesso alla Nanni Ottavio di ottimizzare i propri processi produttivi. L’effetto operativo si riflette sulla migliore gestione di commessa, sulla maggiore rapidità e precisione delle lavorazioni, nonché sulla capacità di rispondere in modo efficace alle esigenze di una clientela molto diversificata, dalla piccola realtà artigianale all’azienda multinazionale.
L’automazione come fattore abilitante per assicurare produzioni veloci e precise
Highlights
- Nanni Ottavio
Fondata nel 1989, la Nanni Ottavio serve un mercato ad alta numerosità di clienti ed elevata frammentazione di commessa, con conseguente notevole complessità gestionale e organizzativa. L’azienda lavora su progetto del cliente, partendo dal disegno iniziale fino alla realizzazione del prodotto, sia esso un semplice manufatto che un assemblato più completo. È in grado di gestire più di 40.000 righe d’ordine all’anno offrendo soluzioni per i più svariati impieghi finali. - Il contesto
La necessità di integrazione delle nuove tecnologie Salvagnini deriva dalla precisa esigenza di soddisfare una maggiore capacità di taglio, su formati lamiera più ampi, e di alleggerire la pressione sugli operatori per le attività di carico, smistamento e scarico della lamiera, ma soprattutto della separazione dei pezzi dallo scarto delle lamiere. - Il progetto
Nanni Ottavio ha scelto l’impianto di taglio laser con tecnologia a fibra adattivo L3 Salvagnini nella versione con sorgente da 10 kW. Altrettanto apprezzato dall’azienda romagnola è il dispositivo di sorting MCU, sempre Salvagnini, a corredo dell’impianto di taglio laser, che consente di impilare agilmente parti con geometrie, dimensioni e pesi differenti. Parte importante dell’impianto fornito da Salvagnini è anche il magazzino automatico multi-torre MV misto e ampliabile, configurato con 200 vassoi, ideato per produzioni just-in-time o lotti singoli, che consente il funzionamento non presidiato grazie alla elevata autonomia della gestione della lamiera, dei semilavorati o dei lavorati. - I risultati
"Il magazzino automatico rappresenta per noi non solo una sede di stoccaggio, ma una parte attiva e decisiva all’interno del nostro ciclo produttivo. La nostra produzione è molto frammentata, con lotti medi da circa 50 pezzi e viene pianificata settimanalmente, periodo durante il quale tagliamo tutti i materiali e spessori in ordine. In tal modo possiamo programmare una fase di taglio su nostra necessità, decidendo il flusso migliore nel rispetto delle tempistiche di consegna. Siamo molto flessibili, possiamo decidere se smistare e raggruppare per ordine i pezzi tagliati, inoltrandoli alle lavorazioni a valle, se riporli nei vassoi o se estrarli da ciclo produttivo nel caso in cui fossero pronti per la consegna,” spiega Nicola Nanni seconda generazione alla guida dell'azienda. Infine, il binomio magazzino MV e dispositivo di sorting MCU di Salvagnini ha permesso all’azienda un significativo risparmio di spazi a terra, con la possibilità di riporre a magazzino il work-in-progress e di movimentare su carrelli solo il necessario alla reale produzione in corso, e la riduzione al minimo delle attività a basso valore come lo stacco dei pezzi, riducendo i tempi di attesa per l’approvvigionamento della lamiera e riducendo i rischi di errore o danneggiamento del materiale.